A poco più di un’ora dal suggestivo porto di Ajaccio, si trova, lungo un pendio boscoso, il piccolo borgo di Vico, famoso sin da epoca romana per le sue terme. Costituito da caratteristiche casette in pietra è un luogo ideale anche per una pausa detox, presso le sue antiche terme, conosciute sin da epoca romana e dove rilassarsi nella natura, andando alla scoperta di suggestivi scorci di pura autenticità e meraviglia.
Il borgo di Vico in Corsica occidentale:
Questo piccolo villaggio corso situato nel dipartimento della Corse-du-Sud si trova in una buona posizione: infatti è facilmente raggiungibile non solo da Ajaccio, ma anche da Corte, il pittoresco borgo balneare di Coggia e da quello medievale di Balogna. Antico centro religioso e politico, fu anche un centro di resistenza contro la Repubblica di Genova. Sebbene molto piccolo, questo villaggio possiede un interessante patrimonio storico ed è ricco di paesaggi naturali da scoprire attraverso attività escursionistiche o semplicemente passeggiando nella natura. Antica patria di François Vico, consigliere del re d’Aragona, Vico ha antiche origini latine: venne fondata dai romani con il nome di Sagone. Dal IV al XVI secolo fu anche sede di un vescovado e sul suo territorio vennero edificate ben undici chiese. Tra queste, il convento di Saint-François risalente al 1481 e ampliato nei secoli XVII e XIX. Ancora oggi attivo, ospita al suo interno alcuni tesori tra cui il più antico Cristo ligneo della Corsica. Da non perdere anche la cattedrale romanica di Saint-Appien, edificata sopra un antico edificio paleocristiano. Anche la chiesa di Santa Maria, situata a nord-est del centro abitato, conserva importanti testimonianze artistiche al suo interno, nello specifico 15 dipinti classificati come monumenti storici di Francia.
Nei dintorni di Vico puoi visitare la torre genovese di Sagone, nella baia omonima, al centro di uno scontro nel 1763 tra genovesi e corsi. La zona abitata sin dalla preistoria è spesso rivelatrice di antiche testimonianze di questo periodo, come, ad esempio, la statua-menhir rinvenuta in località Appricciani, inizialmente attribuita ai fenici. Come già evidenziato in precedenza la zona è anche ricca di bellezze naturali come il castagneto di Renno-Vico che si estende su una superficie di oltre i 2500 ettari, la vasta zona delle Gole del Liamone, comprendente un territorio per lo più granitico che offre interessanti scorci a quanti amano l’escursionismo. Restando in tema, come non fare tappa ai celebri calanchi di Piana e ammirare questo meraviglioso paesaggio naturale unico al mondo? E come non andare poi alla scoperta dei borghi dalla duplice anima, balneare e montanara, come Porto-Ota ed Evisa? A collegare i due comuni un circuito mare-monti di tre ore che attraversa le gole dello Spelonca.
Photo credits:
Foto di Jean-Pol Grandmont da Wikimedia
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