Vescovato, in corso u Viscuvatu, è un piccolo comune del dipartimento dell’Alta Corsica. Questo antico borgo medievale nacque per volontà del Vescovo di Mariana, Opizo Pernice, che durante una battuta di caccia individuò su un colle, non molto distante da Bastia, una freschissima sorgente, così decise di costruire in quel luogo la sua abitazione, luogo che chiamò Belfiorito. Gli abitanti della zona presero l’abitudine di dire “al vesco vado” (vado dal vescovo), tant’è che nel tempo il nome di Belfiorito sparì, sostituito da Vescovato. In questa sorridente località della Corsica, circondata da ulivi e castagni, si svolge il salone Agri’sgiani un evento dedicato all’agricoltura.
I prodotti dell’agricoltura corsa a Agri’sgiani:
Agri’sgiani, organizzato dalla camera dei mestieri e dell’artigianato, dalla camera regionale e da quella dell’Agricoltura dell’Alta Corsica, ha come obiettivo principale quello di unire in un’unica location attori, partner economici e pubblico attorno ai vari settori dell’agricoltura e dell’artigianato. Oltre alla degustazione e vendita dei prodotti tipici della tradizione corsa, ampio spazio viene dedicato a dibattiti e conferenze sulle tematiche più attuali relative ai vari ambiti del settore agricolo. Non la solita fiera, ma un salone interamente dedicato all’agricoltura corsa: un’agricoltura legata alle tradizioni sì, ma con un occhio al futuro sulla sostenibilità.
Come ogni isola mediterranea, anche la Corsica può contare su una produzione agricola e di allevamento molto vasta: olio, vino, agrumi, legumi, ma anche formaggi e salumi. Vediamo nel dettaglio, quali sono i fiori all’occhiello della produzione agricola locale.
Formaggio tipico della Corsica, la cui produzione inizia a novembre e si conclude a maggio/giugno. Il brocciu deve contenere almeno il 40% di materie grasse per poter ricevere l’Appellation d’Origine Contrôlée. Al di sotto di questa percentuale, il prodotto viene impropriamente chiamato “brousse”. C’è però anche una versione stagionata: in questo caso, viene salato a secco in superficie dopo che lo si è lasciato sgocciolare per 24 ore e poi trasferito in un ambiente fresco, nel quale può restare da 15 giorni a svariati mesi.
In Corsica, l’allevamento dei maiali ha una tradizione ancestrale che basa sull’uso di pascoli da parte di una razza autoctona rustica, il maiale Nustrale, da cui si ricavano: il Prisuttu o Jambon sec de Corse, un prosciutto che richiede una stagionatura di 12 mesi, il Lonzu o Lonzo de Corse, salume magro dal sapore dolce e la Coppa di Corsica, che deve stagionare per almeno 5 mesi.
Caratterizzata da un sapore dolciastro e biscottato, questa farina è un ingrediente versatile da utilizzare nella preparazione sia di piatti dolci che salati. In Corsica la si usa per la preparazione di piatti tipici come la pulenda o i nicci, oppure può sostituire la farina di grano nella preparazione di prodotti da forno come, biscotti, crepes e pane.
L’olio prodotto in Corsica presenta un grado moderato di amarezza e piccantezza. I suoi aromi hanno un sapore molto particolare conferito dal livello avanzato di maturazione del frutto al momento della raccolta. A seconda delle varietà e della loro combinazione, i sapori dominanti si esprimono attraverso gli aromi di nocciola, mandorla, mela, erba fresca, miele, fiori o pasticceria.
La tipicità delle varietà del miele corso deriva da tre particolari fattori: la vegetazione del luogo, l’ape corsa e la tradizione locale nella lavorazione del miele. Tra le varietà di miele ci sono: il dolce Printemps, il goloso Maquis de printemps e l’intenso Maquis d’automne.
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Foto di FelixMittermeier
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